Le indicazioni dei ladri per evitare furti: intervista a 422 detenuti

Chi meglio di un ladro può insegnare come difendersi dai furti? Così, un team di criminologi ha deciso di intervistare 422 detenuti per furto e ha prodotto lo studio "Capire le decisioni sul furto dal punto di vista degli svaligiatori".

Un primo dato sorprendente emerso dalla ricerca è la quantità di furti che non sono frutto di pianificazione. Solo un terzo degli intervistati dichiara di aver raccolto prima informazioni sul suo bersaglio. La scelta è quindi per lo più fatta sul momento e diventano importanti tutti gli indizi che, per i ladri, rendono un'immobile meno attraente di un altro.

Cosa scoraggia un ladro?

Ciò che scoraggia a compiere furti in un immobile è, in primo luogo, la presenza di persone sul posto (60%). Seguono: rumori dentro l'edificio (48%); un allarme, un sistema di videosorveglianza o anche solo la vista di un adesivo che ne dichiara la presenza (46%); la vista di vicini (45%); la tipologia di telecamere (42%); la presenza di traffico d’auto (41%); la carenza di vie di fuga (37%); un’auto dentro il cancello (35%), un cane (34%) e sbarre di ferro (25%).

E' stato chiesto ai 422 ladri come si accertano che l'immobile sia vuoto. “Oltre ai modi più ovvi, come suonare il campanello, osservare le serrande durante il giorno o l’accumulo di posta nella cassetta, c’è qualche stratagemma più raffinato, come tener d’occhio la parte esterna dei condizionatori d’aria per vedere se entrano in funzione”. Il consiglio è perciò, ovviamente, "fingere" sempre una presenza continuativa, per esempio impostando luci che si spengono e accendono a intervalli ma non regolari: i ladri hanno più remore ad avvicinarsi a finestre o a vetrine illuminate perché la loro sagoma diventa più visibile per chi può osservare la scena dalla strada.”

Anche la posizione dell'edificio è un fattore da non sottovalutare: le case, i negozi e le aziende che fanno angolo sono più a rischio, perché offrono più direzioni per la fuga.

Chi è già stato visitato dai ladri non si consideri “vaccinato”

Chi ha subito uno o più furti è ancora più a rischio: quasi tutti i ladri hanno rivelato di prendere di mira più volte lo stesso immobile o immobili vicini, perché hanno già una stima attendibile delle misure di sicurezza da superare se queste non vengono migliorate visibilmente nel tempo.

Infine, è curioso anche sapere come si comportano i ladri in casa. La prima stanza che visitano è sempre la camera da letto principale, dove si aspettano di trovare gli oggetti di maggior valore. Il primo mobile esaminato è il comò, seguito da comodino, letto e armadio. Se qui trovano qualcosa di valore nella maggior parte dei casi non cercano altrove, perché il tempo gioca contro di loro. Prima di uscire, molti visitano però il soggiorno, mentre la stanza più evitata di solito è quella dei bambini, che si presume priva di oggetti di valore.

Ricordiamoci però che il fattore cruciale e peggiore nemico per i ladri è sempre il tempo: il pronto intervento collegato ad un impianto antifurto agisce proprio su questo fattore, impedendo ai malviventi di portare a termine le loro operazioni.

 

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