Nuovi incentivi con il Conto Termico

Il nuovo Conto Termico contempla più interventi e introduce percentuali di incentivo maggiori e semplificazioni delle procedure

Al bonus del 40% per i lavori di isolamento termico, sostituzione delle chiusure trasparenti e sostituzione degli impianti di riscaldamento, si aggiungono incentivi per la trasformazione in “edificio a energia quasi zero” previsto dai decreti interministeriali del 15 luglio, l’installazione di tecnologie di building automation e la sostituzione dei sistemi di illuminazione.
Nella bozza del decreto relativo al nuovo Conto Termico possono accedere agli incentivi i privati e le Pubbliche Amministrazioni. In queste ultime rientrano anche le cooperative di abitanti. Sia i privati sia le Pubbliche Amministrazioni possono avvalersi delle ESCo per la progettazione e realizzazione degli interventi. A disposizione ci sono 900 milioni di euro annui, 700 per privati e imprese e 200 per le amministrazioni pubbliche.

Quali gli interventi incentivabili
Sono incentivabili gli interventi di:
•    isolamento termico di superfici opache delimitanti il volume climatizzato;
•    sostituzione di chiusure trasparenti comprensive di infissi delimitanti il volume climatizzato;
•    sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti utilizzanti generatori di calore a condensazione;
•    installazione di sistemi di schermatura e/o ombreggiamento di chiusure trasparenti con esposizione di Est-sud-est a Ovest, fissi o mobili non trasportabili;
•    trasformazione in “edifici a energia quasi zero”;
•    sostituzione dei sistemi per l’illuminazione con dispositivi efficienti;
•    installazione di tecnologie di gestione e controllo automatico degli impianti termici ed elettrici degli edifici
 (building automation), di sistemi di termoregolazione e contabilizzazione del calore;
•    la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti di climatizzazione invernale, anche combinati per la produzione di ACS, dotati di pompe di calore, elettriche o a gas, utilizzanti energia aerotermica, geotermica o idrotermica, unitamente all’installazione di sistemi per la contabilizzazione del calore nel caso di impianti con potenza termica utile superiore a 200 kW;
•    la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti o di riscaldamento delle serre e dei fabbricati rurali con impianti dotati di generatore di calore alimentato da biomassa, unitamente all’installazione di sistemi per la contabilizzazione del calore nel caso di impianti con potenza termica utile superiore a 200 kW;
•    l’installazione di impianti solari termici per la produzione di ACS e/o ad integrazione dell’impianto di climatizzazione invernale, anche abbinati a sistemi di solar cooling, per la produzione di energia termica per processi produttivi o immissione in reti di teleriscaldamento o teleraffrescamento. Nel caso di superfici del campo solare superiori a 100m2, è richiesta l’installazione di sistemi di contabilizzazione del calore;
•    sostituzione di scaldacqua elettrici con scaldacqua a pompa di calore;
•    sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistente esistenti con sistemi ibridi a pompa di calore.

Copertura economica
In base al nuovo decreto, l’incentivo nella maggior parte dei casi copre il 40%dell’investimento ed è spalmato in un periodo compreso tra i 2 e i 5 anni. L’incentivo sale al 65% per la trasformazione in “edificio a energia quasi zero” e sostituzione dei sistemi di illuminazione con dispositivi efficienti. È inoltre previsto un incentivo pari al 50% per gli interventi di isolamento termico delle superfici opache realizzati nelle zone climatiche E e F. Se all’isolamento termico delle superfici opache si abbina la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale, è riconosciuto un incentivo pari al 55% a entrambi gli interventi.

Semplificazione delle procedure
Eliminata l’iscrizione ai registri per gli impianti di climatizzazione invernale con pompe di calore, elettriche o a gas, e caldaie a biomassa con potenza termica superiore a 500 kW.
Le semplificazioni comprendono anche la compilazione della scheda domanda, infatti il Gestore dei Servizi energetici (GSE) redigerà una lista di prodotti idonei con potenza termica fino a 35 kW e 50m2 per i collettori solari per i quali si può usufruire di una procedura semiautomatica.
Quando l’incentivo non supera i 5.000 euro, sarà corrisposto in un’unica rata sia ai privati sia alle Pubbliche Amministrazioni. L’incentivo non può comunque superare il 65% delle spese sostenute.
Saranno ammesse modalità di pagamento online e tramite carta di credito per attestare le spese sostenute.

 

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